Abbiamo smielato il primo miele dell’anno!
Dopo aver portato i melari nella sala di smielatura, li abbiamo lasciati circa 3 giorni in una stanza con un deumidificatore di modo da arrivare al giusto livello di umidità.
Una volta pronti, abbiamo diviso i telai dove c’erano mieli di tipologia diversa iniziando a smielare il miele di acacia. Infatti è meglio iniziare a smielare il miele più delicato e successivamente quelli con il sapore più forte, come il millefiori.
I telaini si posano su un tavolo fatto appsta per la smielatura, dove con una forchetta speciale si comincia a effettuare quella che si chiama disopercolatura, come nella terza foto.
Il tavolo ha un vano convesso dove si lascia cadere la cera tolta dagli opercoli, che poi si può recuperare (foto 6).
Si disopercola telaino dopo telaino, e una volta le celle aperte, si inseriscono nello smielatore.
Lo smielatore è una macchina che fa girare i telaini di modo che, tramite forza centrifuga, il miele fuoriesce dalle celle e cola prima sulle pareti e poi verso il fondo della macchina. Mano a mano che la macchina si riempie, dal rubinetto si fa uscire il miele in un secchio (foto 4) che si porta a svuotare nel maturatore, facendolo passare prima da un filtro, come si vede nella quinta foto.
Il filtro è necessario per filtrare la cera residua (foto 7).
Una volta smielato, filtrato e versato, si lascia nel maturatore qualche giorno affinché la microcera residua risalga in alto (decantazione), lasciando quindi il miele puro, limpido e pronto per essere invasettato!
Nella fase di disopercolatura, la cera cade nel vano del tavolo da smielatura, che viene raccolta e messa in un torchio da dove esce ancora del miele (foto 8).
Non si perde neanche una goccia di miele!
La cosa più importante è il recupero della cera, poiché è c’era biologica e si utilizza per rifare i telaini.
Il miele di Acacia e di Millefiori è quindi pronto per chiunque lo volesse!
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